Dott. Francesco Fontana

La prostata questa sconosciuta. A Novembre, la prevenzione è coi baffi

Quasi la metà dei cinquantenni non è mai andato dall’urologo nè mai ha effettuato il test del Psa (antigene prostatico specifico) e il 40% non sa cosa faccia un urologo e quando andrebbe consultato. Un dato emerso in una recente indagine dell’Associazione Europea di Urologia che aveva messo in luce che oltre la metà dei maschi intervistati non sapesse neanche di avere la prostata (o la attribuiva alle donne) e il 22% non sapeva comunque dove fosse posizionata. Alla luce di questi dati, nel 2003, in Australia nasce Movember, il movimento internazionale che per tutto il mese di Novembre invita a indossare o farsi “crescere i baffi” per ricordare agli uomini di sottoporsi a controlli preventivi contro il cancro alla prostata e ai testicoli. 

Movember

photo: pixabay

PREVENZIONE: una visita può salvare la vita (anche sessuale)

“Chi ha familiarità per il tumore alla prostata, ovvero ha il papà o un fratello che hanno o hanno avuto questo tumore - spiega il dottor Francesco Fontana, urologo e andrologo presso l’ospedale S.S. Trinità di Borgomanero (NO). - dovrebbe sottoporsi a controlli periodici dall’urologo ben prima dei 50 anni consigliati per la prevenzione del tumore alla prostata nella popolazione maschile generale. Per quanto riguarda il tumore al testicolo, invece, l’età si abbassa, trattandosi di un tumore che colpisce più di frequente prima dei 50 anni. Sia il tumore alla prostata, sia il tumore ai testicoli, però, possono essere curati con successo se la diagnosi è precoce. In Italia però scarseggia l’abitudine alla prevenzione nei maschi, che si rivolgono allo specialista solo se hanno sintomi urologici, difficoltà a urinare, disturbi sessuali, dolore o la prostata è aumentata di volume. La prevenzione però si può fare ogni giorno, adottando uno stile di vita sano senza il fumo di sigaretta, con attività fisica aerobica costante, e una dieta sana ed equilibrata ricca di vegetali e povera di grassi saturi e zucchero”.

dottor Francesco Fontana, urologo e andrologo