Dott. Francesco Fontana

Vitamina D e disfunzione erettile: c’è una relazione?

Vitamina D e disfunzione erettile: c’è una relazione?

photo: pixabay

Com’è noto i livelli di vitamina D possono condizionare diversi aspetti della salute dell’uomo, dall’intestino alle ossa ai disturbi dell’umore. Uno studio recente sembra dimostrare che anche la salute dell’apparato sessuale possa essere condizionata da questo aspetto, assumendo un ruolo importante nei casi di disfunzione erettile. 

La disfunzione erettile è una problematica sempre più diffusa anche tra i pazienti di giovane età e può essere riconducibile a diverse cause principalmente legate agli stili di vita come diabete, ipertensione, sovrappeso, alti livelli di colesterolo, fumo di sigaretta, depressione. Come si vede, tali fattori di rischio sono comuni a disfunzione erettile e malattie cardiovascolari e il motivo è presto detto: la disfunzione erettile è legata a problemi di dilatazione dei vasi arteriosi del pene, fattore che può inibire l’erezione, e rientra dunque a pieno titolo nei disturbi di carattere vascolare.  

Qual è il ruolo della vitamina D?

Dal punto di vista chimico, la vitamina D ha un ruolo importante nella produzione di ossido nitrico che è il principale fattore che favorisce la dilatazione dei vasi arteriosi del cuore, dei vari distretti vascolari e anche del pene, favorendo l’erezione. Livelli adeguati di vitamina D pare infatti contribuiscano a ridurre il rischio di sviluppare sia le malattie cardiovascolari che la disfunzione erettile. Se al contrario, i livelli di vitamina D dovessero essere troppo bassi, il rischio di sviluppare malattie cardiovascolari aumenterebbe in maniera notevole con i conseguenti potenziali pericoli per l’apparato sessuale maschile. Per completare il quadro, è interessante aggiungere che il testicolo è un’importante sede di attivazione della vitamina D, a testimonianza del fatto che esiste una stretta connessione funzionale tra la vitamina D e il sistema riproduttivo.

“Fare il pieno” di vitamina D

Secondo questo studio, mantenere buoni livelli di vitamina D nel sangue è da ritenersi quindi un fattore protettivo per la disfunzione erettile. Per mantenere buoni livelli di vitamina D nel sangue è opportuno non trascurare una buona esposizione diretta ai raggi solari (non solo di viso e braccia, ma di tutto il corpo) attraverso la quale la vitamina D viene prodotta direttamente dall’organismo. Tra i cibi che contengono vitamina D, seppure in quantità molto modeste, annoveriamo:

  • pesce azzurro
  • uova
  • latte e derivati
  • fegato
  • olio di fegato di merluzzo 

Un’alternativa efficace può essere quella di integrare l’alimentazione con opportuni alimenti addizionati, come i cereali da colazione o alcuni tipi di latte vegetale, oppure tramite l’assunzione di integratori veri e propri. 

Il nuovo approccio terapeutico? Favorire gli stili di vita più sani

Sebbene gli autori dello studio ritengano necessarie ulteriori verifiche per affermare con certezza che esiste una correlazione tra carenza di vitamina D e disfunzione erettile questa ricerca apre nuove possibilità nell’approccio a questa problematica, purtroppo così diffusa e condizionante il benessere globale dell’uomo, sia fisico che psicologico. Un approccio che mira a favorire stili di vita più sani abbandonando le abitudini dannose ed evitando se possibile i potenziali effetti negativi dei farmaci, ad oggi ancora la prima scelta nel trattamento per gli uomini con disfunzione erettile.

Dottor Francesco Fontana, urologo e andrologo