Dott. Francesco Fontana

Bevande estive e calcoli renali: quale equilibrio?

Per chi soffre di calcoli renali non è sempre facile trovare un equilibrio tra cosa e quanto in estate, per diluire il rischio di calcoli ed evitarne la loro formazione. Ecco allora qualche consiglio per idratarsi senza sbagliare.

Bevande estive e calcoli renali: quale equilibrio?photo: pixabay

D’estate la tentazione di bevande fresche, granatine e ghiaccioli è forte perché possono sembrare più dissetanti dell’acqua. In realtà, a causa del loro elevato contenuto di zuccheri, aumentano la sete senza idratare, aumentando anche il rischio di calcoli renali. La conferma viene da uno studio americano condotto dal Brigham and Women’s Hospital di Boston e pubblicato nella rivista Clinical Journal of the American Society of Nephrology. Secondo i ricercatori il consumo quotidiano di una bibita zuccherata aumenterebbe il rischio di coliche renali del 23%, rispetto a quello di persone che le consumano meno di una volta a settimana. Questo perchè lo zucchero favorisce l’insulino-resistenza e di conseguenza viene ridotta la capacità di riassorbimento del calcio. Il consumo di bevande a rapida assimilazione degli zuccheri è associato pertanto a un rischio maggiorato di litiasi, cioè di formazione di calcoli renali, proprio perché il calcio, non adeguatamente trattenuto dall’organismo, forma i tanto temuti cristalli di ossalato di calcio nei calcoli. Il fruttosio industriale, presente in molte bibite in cui è scritto “senza zucchero”, inoltre, è metabolizzato nel fegato e convertito in acido urico e quindi a sua volta favorisce la formazione di calcoli.

 

Calcoli renali, cosa e quanto bere in estate per evitarli?

Come confermano gli esperti, le bevande zuccherate non sono una buona scelta per chi soffre di calcoli. Ecco cosa e quanto bere per evitare la comparsa di calcoli renali:

  1. privilegiare sempre l’acqua, ma si possono bere anche altre bevande purché non zuccherate o a basso contenuto di zuccheri come tè freddo e spremute. In particolare tisane e tè alla menta svolgono una funzione diuretica, oltre che dissetante. 
  2. bere almeno 2-3 litri al giorno, in modo da andare a far pipì almeno 6-8 volte. Il colore delle urine può essere un discreto indicatore di idratazione: più sono limpide e trasparenti, maggiore è l’idratazione e minore la concentrazione di sali e il rischio di calcoli.
  3. bere anche di sera, nonostante il rischio di andare in bagno almeno una volte di notte. Grazie a questa abitudine, si possono evitare urine molto concentrate al mattino.
  4. bere al mattino un bicchiere di spremuta d’arancia non zuccherata può aiutare a prevenire la formazione dei calcoli perché contiene acido citrico che contrasta la cristallizzazione dei sali. Attenzione: non eccedere nel consumo di arance, limoni e altri agrumi perché l’acido ascorbico (vitamina C) si converte in ossalato e quindi può aumentare il rischio di calcoli da ossalato di calcio.
  5. ai succhi di frutta, preferire la frutta fresca estiva, naturalmente ricca d’acqua come l’anguria o le pesche

dottor Francesco Fontana, urologo e andrologo